sabato 28 ottobre 2006

giovedì 26 ottobre 2006

informatici, questi sconosciuti

SICCOME SONO UN INFORMATICO ...
...alla mattina appena sveglio devo attendere qualche minuto per fare il boot
…. mentre si scalda la macchinetta del caffè, controllo sul computer se il batch lanciato questa notte ha dato errori.
.... quelli che sul treno parlano di informatica atteggiandosi da esperti, stanno dicendo solo un sacco di cazzate (es., l'altra mattina uno fa: "Sai, ho scaricato da Internet uno save-screen che è una figata”.
Ma non capisco perché lo chiamino save-screen, con tutta quella grafica, consuma un sacco di corrente." ???)
.... se dico al capo che per quel lavoro ci vogliono 10 giorni, lui vuole che venga fatto in 5, mentre al cliente lo vende a 20. (quindi per finirlo devo lavorare anche la sera a casa).
.... se il cliente dice che il programma è lento, dice cazzate perché non capisce niente di informatica, è la sua macchina che è antiquata. Come dice? Il Pentium III 800 che ha comprato la settimana scorsa è quanto di meglio ci sia sul mercato? Allora probabilmente il tecnico che gliel'ha installata avrà sicuramente combinato dei casini.
.... come dice? Blocca le fatture? Un attimo che mi collego in remoto per vedere cosa è successo.
.... ecco vede? Il registro HKEY_CLASSES_ROOT\*\shellex\PropertySheetHandlers \ {dc603920-a1b1-11ce-a3dc-0 0000 343dc9f} non è valorizzato correttamente perché probabilmente il tecnico che le ha installato la macchina non ha letto la documentazione che vi avevamo fornito. Come? L'unica documentazione che vi abbiamo dato è un file hlp di poche pagine? Perché si tratta di documentazione per personale specializzato.
.... il mio sport preferito è l'arrampicata sugli specchi.
.... le mie capacità mnemoniche sono quasi nulle, che mi frega tanto io registro tutto sul portatile.
.... quella volta che le testine dell'hard disk mi hanno rigato il disco ho avuto il magone per una settimana.
.... la soluzione a qualsiasi problema è il reboot.
.... riesco a trovare dei trucchetti, per evitare che mi copino il software, perché in giro c'è un sacco di gente pronta a rubarti il lavoro e a me stanno sulle palle. Come dice? L'ingegnere vuole una copia di Office 97? Standard o Professional? Le serve anche il crack di Adobe Premiere 5? Se vuole ho anche il warez di 3D Studio Max III.
.... non mi piace uscire la sera, se devo andare da qualche parte ci vado in Internet, non c'è il problema dell'abbigliamento, non ci sono problemi per i parcheggi, non ci sono malintenzionati pronti a rubarti il portafogli.
.... il mio modello di vita è quello dei solariani di Asimov (abitanti di Solaria che non avevano contatti con altri umani se non in una specie di teleconferenza 3D o per proliferare).
.... conosco solo due valori: 0 e 1.
.... ragiono come un computer. Quando mia figlia mi ha chiesto come nascono i bambini, le ho fatto un diagramma a blocchi.
.... mia figlia (4 anni) ha iniziato ad usare un computer a 3 anni con dei giochi per bambini. L'altro ieri l'ho vista intenta a leggere un listato Java, dopodiché mi ha chiesto il significato delle istanze.
.... mio figlio più piccolo (18 mesi) sa imitare perfettamente il collegamento di un modem.
.... quando entrambi i miei figli dormono e mia moglie mi chiama in camera da letto, ne approfitto per masterizzare qualche cosa o per lanciare una ottimizzazione di Windows (qualsiasi cosa, basta che la macchina lavori).
.... Start, Chiudi sessione, Arresta il sistema, OK. Ora è possibile spegnere il computer.

*** *** ***
(speciale ufficio ced orribilandia)
…. qualunque sia la tua richiesta di assistenza, le mie risposte saranno, nell’ordine:
- “IMPOSSIBILE”
- “mandame nameil”
e, se proprio insisti:
- “non siamo attrezzati, stiamo cambiando i dischi, fra poco effettueremo una ripartenza”.
Per qualsiasi problema, la migliore soluzione è sempre "spegni e riaccendi".

[Ogni riferimento a fatti e persone realmente esistenti non è affatto casuale. Il suddetto testo è stato reperito in rete ed integrato con la piccola parte aggiunta in calce.
Vado a mettermi comoda in attesa degli insulti e le smentite da parte di programmatori, analisti e compagnia bella ;-D]

martedì 24 ottobre 2006

imparando

5^ lezione d'acquarelli:















1^ lezione di scrittura creativa:
"descrivete un oggetto: se vi dice molto, il compito è facile; se non vi dice granchè, il compito è mediamente difficile; se non vi dice nulla, il compito è difficile. Se odiate quell'oggetto, il compito sarà comunque facile. La descrizione non dovrà contenere elementi autobiografici, nè riferimenti personali di alcun tipo".

(la mia espressione dopo la "consegna")
:-(

(ed ecco il risultato, non valutato dal "maestro" per mancanza di tempo, dopo una settimana di fatiche.
Quando crollano le certezze, bisogna ricominciare da capo.
Di nuovo.
Altro che mettersi in gioco ...)

"C'era una volta una tapparella, di legno, che non era contenta del suo ruolo.
Tutti i giorni qualcuno la tirava su, fino al cassettone sopra la finestra, riavvolgendola su stessa.
Se ne restava lì, al buio, fino a sera, quando veniva srotolata quasi fino a terra.
E rimaneva sveglia a guardare le notti, una dopo l'altra, fino al mattino.
Ogni giorno la stessa storia, una noia.
Che senso aveva fare quella vita?
La casa alla quale apparteneva, stanca di sentirla lamentare, un giorno le disse:
"Cara Tapparella, perchè ti lamenti sempre della tua vita?".
E la tapparella, con la voce attutita, dato che era riavvolta dentro il cassettone:
"Perchè almeno una volta ero parte di un albero, in un bel bosco, sentivo il canto degli uccelli, il soffice tocco della nebbia, la dolcezza del sole di primavera.

E poi profumi, colori, mai un giorno uguale all'altro.
Invece, qui, la mattina tirata su, la sera tirata giù.
Una noia, davvero una gran noia".
La casa la lasciò sfogare e poi le disse:
"Vedi cara, tu sei come le palpebre degli occhi che sono le mie finestre; se non ci fossi tu, non potrei riparare il mio interno dalla luce troppo forte dell'estate o dal freddo dell'inverno; invece, grazie a te, ogni giorno mi sveglio e apro gli occhi sul mondo intorno.
E quando la sera arriva l'ora di farti uscire dal cassettone, è come darsi la buona notte e augurarsi un meritato riposo.
Anche se ora non sei più nel bosco, le stagioni cambiano ancora davanti a te, puoi ancora sentire i rumori ed i suoni che fanno di ogni giorno un giorno speciale.
Ma fintanto che continuerai a lamentarti, l'unico colore che vedrai sarà il grigio della tua tristezza e l'unico suono che percepirai quello delle tue lagne".
La tapparella, colpita da tanta profondità, ci pensò su un attimo e vide che la saggia casa aveva ragione, dopo tutto.
Così, quando arrivò la sera, si lasciò srotolare come sempre verso terra, sapendo che un'altra notte l'attendeva col suo blu profondo e infinito.
E invece di scendere, cigolando insoddisfatta, si lasciò cadere con dolcezza, per non disturbare la casa che si preparava a dormire.
Quando toccò terra, sospirò, guardando la luna che sorgeva, argentata, in quello spicchio di cielo davanti a lei.
Ripensando a quello che le aveva detto la casa, sussurrò "buona notte" e si mise comoda ad aspettare il mattino."

giovedì 19 ottobre 2006

gatti di casa mia





Un gatto si trova sempre dal lato sbagliato di una porta o di una finestra.

(anonimo)









E "Piccola miau" non fa certo eccezione.

domenica 15 ottobre 2006

album di famiglia

I miei nipoti (nipopelosi) :-)






Nelson (con Mayra nella foto piccola)








e Mayra


giovedì 12 ottobre 2006

MEME - Le Stagioni del Fiume - Melma (Silea - TV) ottobre

















Ecco qui il mio primo meme grazie a loro :-)
Le foto son state scattate più d'un anno fa, spero che gli altri partecipanti non se la prendano.
Quest'anno non ho ancora avuto modo di recarmi sul posto, ma credo che le cose non siano granchè cambiate :-)
Avrei dovuto postare un corso d'acqua vicino casa, ma c'è solo un canale :-P quindi credo che dovrete "accontentarvi" di questo :-)

mercoledì 11 ottobre 2006

incomprensioni fisiologiche










"Perchè piangi?".
Se avessi avuto un euro (o una lira) ogni volta che mi hanno fatto questa domanda, beh, oggi sarei tranquillamente milionaria.
Forse miliardaria.

Piangere è liberatorio, è una funzione fisiologica come dormire, digerire, respirare.
Semplice: fa parte della vita.
Perlomeno della mia.

Ma no.
Piangere DEVE essere segno che qualcosa non va.
E grazie, fin là ci arrivavo anche io.

Ma invece di tenermi dentro quello che non va, lo butto fuori.
Tutto qui.

Non è una tragedia il pianto, è uno sfogo, quando il peso delle cose insopportabili diventa enorme.
Banale, dirà qualcuno.
E invece no.
A quanto pare, soprattutto gli uomini, fanno fatica a capire questo semplice concetto.
Per loro piangere è debolezza, è essere incapaci di affrontare a testa bassa e a muso duro la vita.
Eh, no cari miei.
Piangere è una gran cosa.
Ti toglie i nodi dalla gola, poi dallo stomaco e infine dall'anima.
Piangere è una salvezza, non la disperazione.
E' il dolore che si scioglie, acqua e sale che lavano via l'amarezza che resta in bocca per troppo tempo, quando si è costretti a far finta che tutto vada bene. O che andrà meglio domani.

Fatemi un piacere.
La prossima volta che vedrete una donna in lacrime, qualunque sia il rapporto che vi lega a lei (madre, sorella, moglie, fidanzata, collega, vicina di casa, vicina d'autobus, di treno, d'aereo, una che fa la coda in posta... insomma, una femmina lacrimante), non chiedetele "perchè piangi?", con quel tono che vorrebbe esprimere comprensione e invece rivela tutta la vostra incapacità di capire.
Siate cavalieri. Porgetele un fazzoletto.
Pulito, possibilmente.
Male che vada vi risponderà che ha già il suo.
Ma, almeno, per un momento, le avrete reso la vita più leggera.

martedì 10 ottobre 2006

non solo utile, ma molto dilettevole

Grazie alla segnalazione di un collega (non tutta orribilandia vien per nuocere, dopo tutto) scopro che la mia lingua madre e quella adottiva sono entrambe consultabili su wikipedia.
Il che mi diverte assai.
E mi commuove pure.
Un pittin :-) anzi, un fia'.

domenica 8 ottobre 2006

BBB blogstylist cercasi

Si richiede:
- massima pazienza;
- buona disponibilità al dialogo;
- accettabile propensione didattica.

Si garantisce:
- massima collaborazione
- buona predisposizione creativa
- accettabile entusiasmo per i risultati conseguiti

Astenersi perditempo, programmatori con scarsa umiltà, consulenti informatici frustrati e "sintetici"
;-)

tanto per esser chiari













della serie, meglio ripetere il concetto ...





sottolineando la giusta precisazione della bravissima Franci :-)