venerdì 15 agosto 2008

alla ricerca della dolcezza perduta

Da qualche giorno sto cercando di distrarmi dalla recente, ennesima ventata d'amarezza, in vari modi, possibilmente non dannosi per la mia salute (soprattutto quella mentale, più precaria d'un lavoratore a tempo determinato :-/).
E allora, proprio ieri, ho assaggiato una miniporzione di uno splendido e leggerissimo dolce: una specie di cheesecake, tanto delizioso, quanto evanescente, al punto da far quasi credere d'esser perfino poco calorico: ed il merito di tale creazione va al solito gastronomo di fiducia.
Ebbene si, ne ho uno anch'io; anzi, ce l'ha il convivente, che, da sempre, si occupa delle mansioni culinarie, mentre a me spetta l'ingrato (e quasi mai riconosciuto) compito di pulire e sistemare la cucina a fine "spettacolo".

Incuriosita dalla consistenza del suddetto dolce, ho cercato di capire (si, certo :-|) quale ne fosse la composizione e, digitando le parole "dolci + albume + neve + panna", ho trovato, tra i primi risultati, due siti molto interessanti, perfino per me che, come ho già detto altre volte, non so cucinare davvero (non come qualcuna che lo dice e, invece, poi, sfodera ricette come questa, tanto per citare la più recente).

Il primo è questo, "i dolci di Paola": le ricette sembrano facili e almeno c'è il vantaggio di poterlo leggere senza ingrassare :-/

Il secondo, lontano da me forse anche più del primo, in quanto riguarda due aspetti della vita umana cui sono alquanto estranea, non tanto per scelta, quanto per evidente mancanza di capacità e dotazione "genetica", è questo blog di "Scienza in cucina", curioso e divertente nel far scoprire aspetti che vanno al di là del "semplice" cucinare, affrontando l'arte culinaria ed i suoi misteri con criterio scientifico ed esaurienti spiegazioni che, però, non corrono mai il rischio di annoiare.

Insomma, ce la sto mettendo tutta.
Ora vado a lavare i piatti, chè quello ancora mi riesce bene :-P

Buon ferragosto, a chi lo festeggia; agli altri, cui non importa granché della ricorrenza, come alla scrivente, da sempre allergica alle "feste comandate", buona lettura.

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