domenica 10 maggio 2009

belle (si fa per dire) notizie

Ieri pomeriggio ho saputo che l'azienda in cui lavoro applicherà, da martedì 12 maggio, la cassa integrazione per 20 impiegati a rotazione (aumentabili fino a 50) per 13 settimane.
Ciò significa 80% dello stipendio (che già non era esaltante) per 3 mesi, giusto fino ad agosto.
Non so cosa augurarmi, se restare a lavorare, anche peggio di prima, o godermi le "ferie" e intanto darmi un'occhiata in giro, per non restare proprio con il culo per terra.

Come sempre queste cose vengono comunicate a fine settimana, giusto per garantire un sereno weekend a tutti.
Dicono che quando si chiude una porta, si apre un portone.

L'importante è che non si apra una finestra, dalla quale buttarsi.

Anche perchè da queste finestre









la cosa risulterebbe alquanto difficile.

Aggiornamenti, forse, domani sera.

Per il momento resto in silenzio, non ho voglia di aggiungere altro.
Anzi, torno di là, che c'è chi ha bisogno di aiuto.
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Aggiornamento 15 maggio:
per il momento l'ecatombe, iniziata dal 13 maggio, s'è fermata a 16 persone, alcune a casa fino al 22 maggio, altre in ufficio a giorni alterni, altre con orario ridotto.
Per ora non faccio parte del gruppo dei nominati, ma abbiamo sentito parlare di "rotazione", per cui, oltre le palle, è chiaro che prima o poi gireremo tutti; molto probabilmente lo sfinimento psicologico è ciò su cui conta la dirigenza, sperando che qualcuno abbandoni la nave e scelga di naufragare anticipatamente e volontariamente, prima d'essere definitivamente buttato a mare come un sacco di immondizia.
Data la scarsa trasparenza e correttezza già dimostrate in passato anche dai vecchi padroni, non è assolutamente il caso di illudersi che i nuovi si comporteranno meglio dei precedenti.
Anzi.
Più passano i giorni e più si rinforza il sospetto che questa maledetta manovra fosse già nelle loro menti da tempo e la crisi abbia soltanto fornito un ottimo ed incontestabile alibi.
Per favore non venite a parlarmi di ottimismo e speranza: l'unica parola che mi vedo scritta dentro e davanti è "schifo".
A lettere cubitali e rosse.
Come la mia rabbia che, ora, ha una sorgente in più.
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aggiornamento 22 maggio
Dal prossimo lunedì 25 maggio e fino ad agosto (ma non si sa entro quale data), ogni settimana, in ogni ufficio, a ciascun dipendente toccherà, a rotazione, un giorno di cassaintegrazione: per questa volta a me tocca venerdì 29 maggio.
Il 1° giugno saremo tutti a casa, teoricamente sarà conteggiato come cassaintegrazione, forse invece sarà considerato "ponte", quindi ferie.
Ma ancora non si sa.

Solite stronzate aziendali, soliti sistemi menefreghisti con cui ci dimostrano di non aver alcun rispetto per chi ha lavorato SEMPRE seriamente e dando ben più del minimo indispensabile ricevuto.
Almeno per quanto MI riguarda.

Inoltre, il giorno di turno a casa non sarà sempre lo stesso, sia perché, ovviamente, a tutti interesserebbe il lunedì o il venerdì per poter allungare il weekend, sia perché, a quanto pare, nella programmazione settimanale per l'assegnamento dei giorni ad ogni dipendente, verranno considerati i carichi di lavoro.
MA SE LAVORO NON CE N'E', che cazzo di carichi bisogna considerare?
La certezza è solo una: che si tratta di una manovra pseudoannunciata e pseudocausata dalla crisi.
Intanto i bei dirigenti se ne stanno con le palle al sole (o al fresco nei loro begli uffici) e noi poveri cretini a non dormire la notte, tormentati dal pensiero di come fare per non trovarci con il culo per terra.

7 commenti:

`°*ஜღ Moka ♥ღஜ*°´ ha detto...

Ciao! sapessi cosa non mi è capitato!!! ho dovuto cambiare indirizzo al blog, adesso mi trovi qui http://www.animafelinablog.com ti sarei grata se tu aggiornassi il mio link, Grazie tante! a presto

paola dei gatti ha detto...

dai maina! guardati intorno, sei una persona in gamba! non può andare sempre male, il vento deve cambiare!

marinella ha detto...

Coraggio, e guardati attorno magari il vento cambia! Comunque so esattamente come ti senti, a me è successo 4 anni fa, cassa integrazione e poi mobilità,subito dopo una malattia grave,ho ancora lavorato un anno in un'altra ditta, ma era un posto veramente orrido, avevo un contratto a termine e quando si è terminato ero sollevata. Alla fine mi sono messa a seguire i corsi di naturopatia per cercare di cambiare vita.

paola dei gatti ha detto...

un aggiornamento c'è:sei nuovamente ziepta: è arrivato Wotan. vuoi che un personaggio così potente non faccia cambiare il vento?

ziamaina ha detto...

Moka: fatto; grazie della segnalazione, pazzesco quello che ti è successo :-(
Paola: ammiro il tuo ottismo, ma purtroppo essere in gamba -ammesso io lo sia davvero- non mi hai mai aiutato in niente nella vita.
Tant'è che mangio merda da 11 anni in quella stracazzo di azienda. E scusa il turpiloquio.
Non so se Wotan riuscirà a fare cambiare il vento, quantomeno per me: penso che abbia cose più importanti cui badare, come guarire e tornare in forma, per entrare a far parte della tua splendida tribù.
Marinella: grazie anche a te per il tuo ottismo: anche questa non ci voleva, ho perso da tempo la fede e pure la speranza.
Mi resta la carità, ma spero di non dover arrivare a chiederla :-(
Anche a me piacerebbe studiare cose ben diverse da quelle che ho dovuto imparare per lavorare: ma a me non toccherà questa fortuna.
E' già tanto che io possa scrivere qui (molto meno di quanto vorrei, ultimamente sono indietro con tutto e la bella novità mi ha tolto nuovamente il sonno): l'unica luce che mi rimane sono le mie gatte.
E prego la Grande Madre che me le tenga accanto e sane il più a lungo possibile.

miciapallina ha detto...

MAina, non ci sono parole, anche perchè capisco benissimo e condivido (come sai) una situazione precaria...
Posso solo dirti che ti voglio un sacco di bene?
Anche quando sono assente (il che generalmente vuol dire che navigo nella cacca?)
Lo so che non serve a molto.... ma è così.
Ti voglio bene... e per quello che so, ti vuol bene anche GG... per riflesso!
nasinasi

ziamaina ha detto...

Ciao Micia, ormai mi sto abituando ad essere sola nella mia cacca (diciamo pure MERDA).
So che c'è chi sta peggio di me; ma non mi basta.
So cosa vorrei, ma anche che non posso averlo.
E questo mi fa terribilmente male, è una sconfitta continua che sbatte in faccia come uno schiaffo non meritato.
Alla fine di questa settimana FORSE sapremo se ci saranno altri "nominati"; per sdrammatizzare, usiamo i termini del "Grande Fratello": solo che qui si tratta di una grande fregatura.
Spero che i tuoi problemi siano risolvibili: certo, sapere che una delle poche persone che stimo non se la passa bene, non mi aiuta a ritrovare né forza, né speranza.
Ma la vita va avanti, comunque.
E, in qualche modo, vado anch'io, per quanto mi sembri d'esser ferma.
Anzi, immobile.
Un abbraccio a te e Gatteria al completo.