martedì 27 ottobre 2009

strani accenni di normalità

Ultimamente noto dei cambiamenti preoccupanti.
In me.

Tipo che non sopporto il lunedì e aspetto con insofferenza il weekend, non tanto perché sia un'isola felice, ma quantomeno perché comporta la meritata tregua da quello schifo d'ufficio.
Tipo che odio la pioggia e il freddo, sono triste e depressa al pensiero che arriverà l'inverno e penso che una giornata di sole sia il miglior dono che possa ricevere. Anche perché è l'unico.
Tipo che il sabato sera, per prendere sonno, a volte guardo "C'è posta per te" e non mi fa neanche tanto schifo.


Delle due, l'una: o sto diventando una persona normale, ma nel senso peggiore del termine, cioè sto rinunciando alle mie peculiarità, al mio essere fuori dal coro, alla mia diversa maniera di guardare il mondo e vivere la (mia) vita; e non ne so il motivo.
Oppure questo è l'unico modo di sopravvivere in questa misera realtà, in cui essere, non dico, speciali, ché potrei sembrare presuntuosa, ma semplicemente diversi, è una sicura condanna, alla solitudine, all'incomprensione e, non ultima, all'infelicità.

E, sinceramente, tra le due ipotesi, non saprei quale augurarmi.

5 commenti:

fabio r. ha detto...

oggi come oggi la normalità è rivoluzionaria, credimi... a parte la De Filippi ti somiglio!

fiordimagnolia ha detto...

forse è il bisogno di cambiare delle cose, che ha fatto cambiare delle cose (perdonami il discorso contorto..) ps. anch'io non disdegno "c'è posta per te" :P
Un bacionee..

paola dei gatti ha detto...

a me è successa una cosa buffa e irrilevante ma curiosa. in un quadro trompe l'oeil dipinto da mio diglio anni fa, ho sempre visto un muraglione in cui si apriva una galleria illuminata-.... dopo l'anestesia, vedo una massicciata ferroviaria, incassata in una gola, con uno squarcio di cielo al tramonto ed un treno che esce dalla galleria!

Ornella ha detto...

Altrochè se sei un essere speciale! Sei speciale per la tua enorme sensibilità. Ne sanno qualcosa i gatti della colonia, oltre a quelli che vivono in casa con te!

ziamaina ha detto...

Fabio: il post era intenzionalmente provocatorio. Purtroppo però la contaminazione verso la normalità sta avvenendo inesorabilmente, giorno dopo giorno: e non ne sono affatto contenta.
Fiore: (voler) cambiare è un desiderio legittimo. Peccato che forse sia il più irrealizzabile di tutti, è già tanto che si riesca a cambiare noi stessi; ammesso ne valga la pena, ovviamente.
Paola: credo tu sia una delle persone meno "normali" che io abbia incontrato, anche se solo virtualmente nel blog.
Il che ti fa molto onore, specie quando racconti episodi strani, ma interessantissimi, come la mutata visione del quadro di tuo figlio, la quale credo sia certamente e solamente imputabile al tuo mutato stato di salute.
Ornella: grazie. Ma la cosa triste è che, sempre di più, in questo mondo, chi è speciale è destinato ad essere, come ho detto, solo e, soprattutto, infelice.