domenica 28 febbraio 2010

torta al cacao amaro anti amarezza

Questo post partecipa al 1° giveaway di Pupina
(e ci voleva solo lei a farmi cucinare... la fine del mondo è vicina :-D!!!)
TORTA AL CACAO AMARO LIGHT (senza uova e burro)
(ricetta originale presa da qui)
Ingredienti: 50 gr di cacao amaro
250 gr di zucchero (io ne ho messi 200 g.)
200 gr di farina
250 gr di latte
1 bustina di lievito per dolci
facoltativi (ma rendono la torta mooolto buona):
trito di nocciole e mandorle spellate (50gr circa per ciascuno), 6 noci tritate, tre cucchiai di pistacchi verdi tritati (ho usato quelli di Bronte!)
Preparazione: Setacciare la farina in una ciotola, aggiungere lo zucchero, il cacao amaro, mescolare e aggiungere il latte poco alla volta fino ad avere una consistenza cremosa. Se l'impasto è troppo duro, aggiungere un po' di latte (a occhio...)
Aggiungere quindi il trito di frutta secca, poi il lievito setacciato e mescolare per bene.
Versare in una tortiera imburrata e infarinata e cuocere in forno caldo a 180° per circa 20 minuti (verificare con uno stecchino, infilandolo al centro della torta!)
Sformare la torta, farla raffreddare e spolverizzare di zucchero a velo, o decorare a piacere.
N.B. ho un forno malfunzionante (e non solo quello!) per cui ho messo a 200 gradi e fatto cuocere la torta per 40 minuti.
Poi ho spento, lasciato riposare ancora 5 minuti con la porta del forno socchiusa (stando attenta che le felidi curiose non si bruciassero i musetti!), infine ho messo la torta a raffreddare fuori in terrazzo (come Nonna Papera!).
Una volta raffreddata, ho capovolto la teglia sopra un piatto e spolverato con zucchero a velo.
E questo... è il risultato!

venerdì 26 febbraio 2010

diamo i numeri


– Siamo coloro che udranno la risposta alla grande domanda sulla Vita…! – disse Phouchg.
– E sull'Universo…! – disse Loonquawl.
– E su Tutto…!
– Shh! – disse Loonquawl. – Credo che Pensiero Profondo si prepari a parlare!
Ci furono alcuni attimi di ansiosa attesa, mentre i pannelli sul davanti della consolle si animavano a poco a poco. Le spie luminose si accesero e spensero, per poi stabilizzarsi. Dal canale di comunicazione provenne un basso e sommesso ronzio.
– Buongiorno – disse finalmente Pensiero Profondo.
– Ehm… Buongiorno, o Pensiero Profondo – disse nervoso Loonquawl. – Hai… ehm, cioè…
– Una risposta per voi? – disse solenne Pensiero Profondo. – Sì. Ce l'ho.
I due uomini rabbrividirono. La lunghissima attesa non era dunque stata vana.
– C'è davvero una risposta? – sussurrò Phouchg.
– C'è davvero una risposta – confermò Pensiero Profondo.
A Tutto? Alla grande Domanda sulla Vita, l'Universo e Tutto?
– Sì.
Sia Loonquawl sia Phouchg si erano preparati per tutta la vita a quel momento, erano stati selezionati fin dalla nascita come persone più adatte ad assistere a quel memorabile avvenimento, e tuttavia si ritrovarono a boccheggiare e a stare sulle spine come bambini eccitati.
– E sei pronto a darci la Risposta? – disse ansioso Loonquawl.
– Sì.
– Adesso?
– Adesso – disse Pensiero Profondo.
I due s'umettarono le labbra.
– Anche se penso che non vi piacerà – disse Pensiero Profondo.
– Non importa! – disse Phouchg. – Dobbiamo saperla! Adesso!
– Adesso? – chiese Pensiero Profondo.
– Sì! Adesso…
– Va bene – disse il computer, e tacque. I due uomini si misero a giocherellare con le dita. La tensione era insopportabile.
– Non vi piacerà davvero – disse dopo un attimo Pensiero Profondo.
– Diccela!
– D'accordo – disse Pensiero Profondo. – La Risposta alla Grande
Domanda…
– Su..?
– Sulla Vita, l'Universo e Tutto… – disse Pensiero Profondo.
– Sì…?
– È… – disse Pensiero Profondo, e fece una pausa.
– Sì…?
– È…
– Sì…???
Quarantadue – disse Pensiero Profondo, con infinita calma e solennità.
(Douglas Adams, "Guida galattica per gli autostoppisti")

martedì 23 febbraio 2010

l'insostenibile leggerezza dell'essere (cassaintegrati) - parte terza


(ovvero: LA VENDETTA; la mia, ovviamente)
Finalmente svelato il mistero, ma neanche tanto; per fortuna, almeno, è uscito fuori il nome del prodigioso macchinario ed ecco, quindi, da chi sono scampata, peraltro con una prova d'attrice che mi meriterei l'Oscar... da bagno oppure il "Premio Faccia Tosta 2010".
I dettagli? Eccoli.
Ore 11: rieccomi nel solito posto, mi fanno accomodare in una saletta dove circa una ventina di persone (un buon 80% ben più giovani di me) attendono di sapere la verità.
Alle pareti, da un lato, improbabili foto di animali ed altro associate a parole significative, "IMPEGNO", "AFFIDABILITA'", "POSITIVITA'" (oppoverame!)
Dall'altro immagini ancor più improbabili (e chiaramente messe come suadenti trappole acchiappafessi) di paradisi terrestri, Maldive, Alcantara, Sharm El Sheik, che, come ben sa chi mi segue e mi legge, su di me non hanno alcun effetto, visto che detesto viaggiare.
La somiglianza con un set di Scherzi a Parte è sempre più inquietante; ho i brividi, ma è solo perché la stanza non è caldissima.
In sottofondo, prima e dopo lo svolgimento del "briefing", un orrendo live dei Negramaro, per il cui ascolto forzato medito di chiedere i danni psichici e morali.
Finalmente, con cinque minuti di ritardo (per dare tempo a chi arriva fuori tempo) inizia la rivelazione.
Il tipo che mi ha "esaminata" appare a fianco di un altro personaggio, che si presenta, tradendo un (quantomeno) simpatico accento laziale. Di Latina, specifica subito dopo; trovandosi in terra ad alta percentuale leghista è probabilmente abituato a difendere prontamente la propria provenienza geografica.
Per circa un'ora e mezza lo ascolto parlare di cose scontate ma messe abilmente in fila ad arte, partendo da una carrellata semiseria su chi è l'azienda, chi rappresenta, chi c'è "dietro" e la multinazionale americana e una sfilza di nomi (tutti verificabili e realmente esistenti, ma a che pro?), tanto per impressionare il pubblico.
Poi, primo annuncio significativo: l'azienda che cerca personale NON è quella che produce il macchinario, bensì una società commerciale che si occupa di formare personale e di promuovere il prodotto (tuttora misterioso).
Dopodiché, secondo annuncio: l'indicazione, apparentemente dettagliata e precisa, delle figure professionali che l'azienda sta cercando: centralino-call center (ma NON è telemarketing! non è richiesta alcuna esperienza), risorse umane (ma solo per laureati in scienze dell'informazione e cose simili), consulente pubblicitario (ma non avevano detto che NON si facevano pubblicità e bastava "il passaparola"?), commerciale ed assistenza tecnica.
I suddetti dipartimenti o reparti vengono poi specificati meglio quanto ad orari e tipo di inquadramento (salto i dettagli per non appesantire il racconto, ma soprattutto perché li ho già rimossi dalla memoria).
Poi, inserendo ad arte frasi del tipo "se non avete voglia di essere positivi, perché non siete rimasti a casa?" e sciocchezze pseudopsicologiche del genere, l'infervorato di turno prosegue, parlando del periodo iniziale (retribuito, come sottolineato più volte) di formazione ed affiancamento, di durata variabile secondo il ruolo, regolarizzato da un contratto tipo apprendista; quindi non un contratto vero di lavoro, in quanto è FORMAZIONE, ma che loro retribuiscono (che filantropi!) a differenza degli altri che, invece, a suo dire, la fanno pagare.
Seguono, quindi, altre cascate di dettagli, apparentemente (lo ripeto!) chiarificatori, in realtà atti a distrarre e stordire il pubblico, ignaro della discutibile messinscena.
Tant'è che, alla fine dello "spettacolo", sono uscita con un gran mal di testa, forse per lo sforzo fatto per cercare di restare lucida e centrata, respingendo il condizionamento occulto.
L'incontro si avvia fortunatamente alla fine, non prima di aver nuovamente ripetuto i DIRITTI e DOVERI del "lavoratore", con particolare attenzione ed accento sui soliti cinque concetti, gli stessi ripetuti anche sulle foto alle pareti; insomma, un autentico lavaggio del cervello, ancor prima di quello dei pavimenti!
Infine viene richiesta una breve presentazione di ciascuno, mentre l'esaminatore/formatore prende appunti sulle schede di ogni candidato, chiedendo ad ognuno di dire cosa si aspetti da un'azienda che lo assume,
La mia? "Ho 42 anni [in realtà li compirò venerdì ;-)], sono in cassaintegrazione con un punto di domanda e sono qui per ascoltare la vostra proposta. Da chi mi assume mi aspetto il giusto riconoscimento, economico e personale, e delle mie capacità. Grazie."
Infine, alle 12,30, come più volte ripetuto, un brevissimo colloquio eliminatorio (intanto era tornato l'orrendo sottofondo musicale dell'inizio), con il tipo "glam" ed un'altra figura aziendale importante (ma vestita con il gusto di una che esercita per strada) che pronunciano man mano i nomi e fanno accomodare i malcapitati in una stanza a parte, dove il suddetto formatore dà o meno il verdetto finale.
Insomma, una vera bufala.

E neanche la consolazione d'una buona mozzarella.

Dalla quale mi sono appunto salvata, recitando, alla grande.
Infatti, quando arriva finalmente il mio turno, dopo aver mentalmente ripassato la parte nell'ultima ora e mezza, mi presento sorridentissima ed esordisco, mentre il tipo era già partito a propormi di fare la consulente (quindi mi avrebbero preso), dicendo che, solo per cortesia nei loro confronti e dei presenti, quando mi sono presentata, mi sono astenuta dal dire che, in realtà, la mattina stessa ho saputo che tra una settimana sarei rientrata al lavoro e che, per questo, preferisco rinunciare all'opportunità di lavorare per loro.
Ovviamente il tipo è rimane sorpreso, ma recupera subito il colpo, affermando che anche lui avrebbe fatto la stessa scelta e che mi ringrazia di lasciare ad altri, più bisognosi di lavorare di me, la possibilità di trovare un lavoro.
Insomma, ho fatto la figura di persona POSITIVA, CORRETTA, PUNTUALE e pure GENEROSA.
E ti credo che mi avrebbero preso!
Infine, tanto per chiarire fino in fondo con chi hanno a che fare, chiedo cosa avrebbero fatto del mio curriculum; alla risposta che lo avrebbero gettato via, insisto per averlo indietro, visto che non ho firmato nulla che li autorizzi al trattamento dei miei dati ai sensi della legge sulla privacy (e che so' scema io?). Il tipo ha cerca una pallida rivincita, facendomi notare che il curriculum è scarabocchiato: ed io, cortesemente, ripeto che lo butterò via non appena fuori da là.
Ripreso il mio curriculum e sfoggiando l'ultimo, sfavillante sorriso, finalmente esco.
Arrivata finalmente in auto, lascio sfogare la risata che trattenevo da due ore.
Ma passato lo sfogo, mi prende una grande amarezza, rendendomi conto che il mondo è davvero pieno di gente che pensa solo a fregare il prossimo...
(Link alle puntate precedenti:
parte prima
parte seconda)

venerdì 19 febbraio 2010

dalla colonia (21) - ultime novità

Non si quieta mai, davvero mai...

l'insostenibile leggerezza dell'essere (cassaintegrati) - parte seconda

(ovvero: IL RITORNO)

Mercoledì sera, alle ore 18, sono tornata nel luogo del primo colloquio.
Questa volta l'ufficio era semideserto e sono stata subito ricevuta dal tizio del colloquio precedente (sempre molto glamour, lampadato e quant'altro), il quale ha esordito con la sua solita parlantina spedita (tipo Mentana al cubo), per illustrarmi, a suo dire, in maniera più dettagliata, gli aspetti tecnici ed economici del lavoro in questione.
Peccato non potesse immaginare (finalmente un vantaggio nell'avere quasi 42 anni ed un anno e mezzo di psicoterapia alle spalle!) che avevo pronte due belle domandine da un milione di euro.
La prima, a fronte della sua spiegazione, comunque vaga, del tipo di macchinario venduto dall'azienda (una sorta di macchina miracolosa che fa tutto, forse anche la pizza, l'orlo ai pantaloni e pulisce perfino la polvere negli angoli :-D) è stata "ma se non fate inserzioni pubblicitarie di alcun genere e non avete un vostro sito, come vi fate conoscere?".
Risposta: "Con il passaparola". Mah...
E la seconda, ben più cattiva della prima, "ma in questo periodo di crisi dove tutti chiudono e hanno paura, voi dove trovate l'ottimismo per assumere nuovo personale e avviare nuova attività?", alla quale mi è stato risposto che "le grandi aziende solide, come la multinazionale americana di cui loro sono una sede distaccata in Italia, nei momenti critici invece di lasciare la gente a casa, si allargano e assumono nuovo personale per essere più concorrenziali". Mah...
Quanto alle figure professionali che stanno cercando, quella del consulente (più semplice del commerciale, ma con l'impegno di andare in giro a parlare con i clienti) parte da un fisso di 800€ nette mensili con un minimo di tre appuntamenti al giorno e 120€ fisse per le spese dell'auto.
Il fisso può aumentare se aumentano gli appuntamenti garantiti giornalmente, per esempio 4 o 5, a fronte delle cinque fasce orarie stabilite e cioè, se ben ricordo, 11,00 - 13,00 - 15,00 - 17,00 e 20,00.
Inoltre, quando il commerciale conclude il contratto con il cliente, per il consulente c'è una provvigione sul macchinario venduto (una per ogni macchinario, non in base al prezzo del macchinario), ma ora non ne ricordo la percentuale.
Invece il commerciale si fa molto più "il mazzo" del consulente, lavora a provvigione ed ha più responsabilità e retribuzione diversa (e più alta); è la figura che cerca i nuovi clienti, che fissa le consulenze (per cui il consulente si trova già la giornata organizzata ogni mattina), che segue il cliente per quanto riguarda il contratto vero e proprio, stabilendo forme di pagamento e quant'altro.
Insomma, un vero commerciale, non come certa gente che ha fatto carriera a orribilandia, sotto la scrivania...
Superato, quindi, brillantemente anche questo secondo colloquio, nel quale sono stata definita "persona solare e corretta" (forse perché il mondo è pieno di gente di merda?), sono stata invitata a tornare nello stesso posto il prossimo lunedì 22 febbraio, quando verrà effettuato un corso di pre-formazione, due ore la mattina (11,00-13,00) in cui verrà spiegata la parte della vendita e come si opera; e due al pomeriggio (15,00-17,00) in cui verrà spiegato il macchinario in tutte le sue parti.
E finalmente ogni mistero sarà svelato!
Poi, in teoria, verranno scelte le persone giudicate idonee ed avviate alla formazione vera e propria (retribuita) nella quale la persona potrà valutare se seguire il percorso da consulente o da commerciale.
Insomma, fino a lunedì niente di davvero chiaro: andrò quindi a sentire cos'hanno da proporre, per curiosità e non avendo altri impegni; e poi lascerò perdere :-)
Quanto al resto, la vita continua, tra mille pensieri (vedi qui) e pochissime soddisfazioni.
Oggi diluvia, domani forse anche.
Non resta che starsene al caldo a guardare fuori: e sperare che smetta presto.
E non solo la pioggia...

martedì 16 febbraio 2010

l'insostenibile leggerezza dell'essere (cassaintegrati)

Durante la seduta dello scorso giovedì, la psico mi ha passato un numero di una ditta che cercava personale; e dopo aver telefonato il pomeriggio stesso per fissare un appuntamento, ieri mi sono recata al colloquio.
Sottolineo che, cercandola in internet, l'azienda in questione dovrebbe vendere biancheria per la casa, ma poi in altre pagine è identificata dalla categoria "Igiene e Benessere".
Inoltre la stessa si trova in uno stabile ancora da terminare (al telefono dicevano d'essersi trasferiti da poco) e quando sono arrivata al secondo piano, come indicato all'entrata da un significativo foglio appeso al vetro della porta, c'erano tutti i muri ancora senza intonaco, al che pensavo fosse uno scherzo (è pur sempre Carnevale!), come in "Candid Camera".
Quando però sono entrata nel corridoio semibuio ho notato che a sinistra c'era una porta metallica con l'oblò, tipo porta della cucina di un ristorante.
Sono entrata e mi è apparso un ufficio che si vedeva essere provvisorio (dopo anni a orribilandia si fa l'occhio a certe cose!) con pareti in cartongesso (mal rifinite specie in fondo a contatto con il pavimento), quadri per far impressione a chi entra (sullo sfondo c'era un dipinto di Van Gogh, questo) e fiori finti (orrore!) in quello che doveva essere un mini bancone reception dietro il quale si nascondeva un non entusiasta centralinista.
Mi è stato chiesto il nome e se avessi portato un curriculum.
Poi mi sono accomodata su un'inquietante sedia in plastica fucsia, adagiata su un ancor più inquietante tappeto blu che sembrava un'acconciatura rasta.
Mah...
Ho atteso solo dieci minuti e poi sono stata ricevuta da un tipo molto glamour, molto giovane e lampadato (e probabilmente gay, ma non è questo il problema, anzi!) che parlava ad una velocità stratosferica e mi ha spiegato che le figure che stanno cercando sono tipo consulente o commerciale; che loro non si fanno pubblicità con siti o riunioni porta-a-porta (e meno male!), che hanno già molti clienti (e come li trovano allora?) e che cercano qualcuno che li assista (ma non si tratta di agenti di vendita, eh?!) oppure, una volta acquisito il cliente dall'agente ed assistito dal consulente, una figura commerciale vera e propria che segua tutte le pratiche dell'ordine vero e proprio.
E cosa vendono?
Non sono sicura d'aver capito, anzi penso che il tipo sia rimasto vago apposta: ma sembrerebbe trattarsi d'un macchinario, prodotto da una multinazionale americana (mah...) contenente, tra l'altro, oro ed argento (mah...) il cui scopo è quello di igienizzare superfici e quant'altro, in uso a strutture come ospedali oppure ristoranti oppure mense oppure privati che ne facciano esplicita richiesta.
Per entrambe le figure verrà effettuata adeguata formazione (e qui, ripensando a orribilandia, mi sono venuti i brividi...) e poi il candidato sceglierà quale percorso seguire, se quello da consulente oppure quello da commerciale.
Il colloquio è durato meno di un quarto d'ora, dopo di che sono stata liquidata con la promessa che domani (cioè oggi) sarei stata contattata IN OGNI CASO per dirmi se avevo passato la prima impressione ed se avessi, quindi, diritto d'accesso al secondo colloquio nel quale verrà definito trattamento economico, tipo di contratto e mansioni.
Stamattina ho ricevuto la suddetta telefonata nella quale il tipo di ieri mi ha detto di aver avuto impressione positiva e che, se per me va bene, il secondo colloquio avverrà domani pomeriggio alle 18.
La cosa continua a sembrarmi una bufala, in ogni caso domani andrò e chiederò più spiegazioni, ché a restar nel vago non ci penso proprio.
Nel frattempo oggi è una giornata con postumi di emicrania terribile di ieri ed iperacidità gastrica di domenica: finito il post mi metterò a leggere a letto, in pace e silenzio.
Ho l'impressione che più vado avanti, più il mio corpo, sottoposto allo stress di orribilandia per troppi anni, stia chiedendo il conto.
E con gli interessi.
Almeno posso concedermi il lusso di riposare.
L'unico rimasto, peraltro.

la lezione


La sofferenza è un correttivo che mette in luce la lezione che non avremo compreso con altri mezzi, e non può essere eliminata fino a quando quella lezione non è stata imparata.
(Dott. Edward Bach)
http://www.pomodorozen.com/

venerdì 12 febbraio 2010

sanvalentinochi?



Da l'Almanacco di Barbanera 2010:
"Nel giorno di San Valentino telefonate agli amici che non hanno un amore, fategli sentire il vostro affetto".

Va beh, terrò spento il cellulare, mi chiamerò e mi lascerò un messaggio in segreteria...

lunedì 8 febbraio 2010

dalla colonia (19) - nel mezzo d'un gelido inverno

Un inverno infinito. Qui...

a...mare nostalgie

(8 febbraio)
Son quei giorni così: quelli in cui i pensieri amari sono talmente tanti da sembrare uno solo.
Enorme, pesante, che per quanto cerchi di spostarlo, torna sempre ad ingombrarti la mente e l'anima.
Tipo quegli odiosi pupazzi che dondolano, dondolano e non cadono mai.
Son quei giorni in cui il mare, il mio mare, manca da morire.
Perché, è banale, lo so, ma il mare, chi c'è nato accanto, se lo porta sempre dentro.
Sempre.
Non ho mai sentito qualcuno dire che ha nostalgia della pianura.
O della montagna.
Ma del mare, si.
E ci sono migliaia di canzoni e di leggende e di poesie che lo dimostrano.
Del mare è stato detto tutto, so di non essere originale.
Ma mi colpisce un pensiero: quello del mare come madre.
Nella lingua italiana la differenza grafica è poca, una sola "d" tra le due parole.
In francese, poi, la pronuncia è addirittura uguale, la grafia però è diversa.
In italiano il mare è di genere maschile, in francese è femminile: molto più appropriato.
Ed è dal mare, a quanto pare, che siamo nati tutti, un giorno molto lontano.
Ma non abbastanza da farcelo dimenticare.
Forse per questo tanti suicidi avvengono in mare: perché chi desidera morire, lo fa lasciandosi abbracciare da un'immensa distesa materna, come per compensare il dolore di un distacco antico, mai risolto del tutto.
Quando sento la nostalgia del mare, quello che mi manca è un abbraccio intenso e potente, è il profumo del sale che si mescola al sapore della lacrime, è la voce del vento che riavvolge le onde e te le schiaffeggia in faccia.
Il mare è un orizzonte lontano, oltre il quale tutto potrebbe cambiare.
Ma solo per chi ha il coraggio di salpare...

Sailing - Christopher Cross


Non è lontano dal paradiso
almeno, non per me
e se il vento è quello giusto puoi navigare lontano
e trovare la tranquillità
le vele sanno fare miracoli
aspetta e vedrai
credimi...

non è lontano dall'isola che non c'è
e non c'è bisogno di fingere
e se il vento è quello giusto
ritroverai ancora la gioia dell'innocenza
le vele possono fare miracoli
aspetta e vedrai
credimi...

navigare mi porta lontano
dove ho sempre sentito che potessero essere
solo un sogno ed il vento a portarmi via
e presto sarò libero

è la fantasia
che prende il meglio di me
mentre navigo
tutto è avvolto in un sogno ad occhi aperti
ogni parola è come sinfonia
riesci a credermi?

navigare mi porta lontano
dove ho sempre sentito che potessero essere
solo un sogno ed il vento a portarmi via
e presto sarò libero

non è lontano dal buon senso
almeno, non per me
e quando il vento è giusto puoi navigare lontano
e trovare la serenità
le vele sanno fare miracoli
aspetta e vedrai
riesci a credermi?

navigare mi porta lontano
dove ho sempre sentito che potessero essere
solo un sogno ed il vento a portarmi via
e presto sarò libero...

(dedicato a Mamit e a chi ha intrapreso la lunga rotta...)

martedì 2 febbraio 2010

Imbolc, Candlemas, Candelora e Groundhog Day (Festa della Marmotta)

Sono anni che penso di preparare questo post e stavolta, grazie alla mia non operatività lavorativa (leggi: cassaintegrazione), riesco finalmente a scrivere qualcosa in merito.
Premetto che l'argomento è vasto, per cui in calce ho riportato alcuni link dove, chi lo desidera, potrà approfondire quanto da me accennato.
Come quasi tutte le feste celtiche che si festeggiano a partire dalla vigilia, Imbolc inizia, in realtà, il primo febbraio, ma viene di fatto sovrapposta alla Candelora (Candlemas nei paesi anglosassoni o Groundhog Day-Festa della Marmotta negli USA).
Imbolc (detta anche Oimelc o Imbolg) è una parola celtica la cui etimologia è controversa, ma i suoi significati rimandano tutti al senso profondo di questa festa; pare derivare da Imb-folc, cioè "grande pioggia", infatti in molti paesi celtici questo giorno è detto anche "Festa della pioggia": ciò può riferirsi ai mutamenti climatici della stagione ma anche all'idea di una lustrazione che purifica dalle impurità invernali.
Oimelc, invece, significa "lattazione delle pecore", mentre Imbolg vorrebbe dire "nel sacco", inteso come "nel grembo", con riferimento simbolico al risveglio della Natura nel grembo della Madre Terra e con un riferimento più materiale agli agnelli che la previdenza della Natura e degli allevatori avrebbe fatto nascere all'inizio della buona stagione.
Imbolc è una delle quattro feste celtiche, insieme a
Beltane, Lughnasadh e Samhain, dette "feste del fuoco" perché l'accensione rituale di fuochi e falò ne costituiscono una caratteristica essenziale.
La Chiesa, per combattere le antiche usanze pagane, istituì processioni con candele, alle quali, a partire dall'XI secolo aggiunse la benedizione delle candele per gli altari.
Con il nome di Candelora o Candlemas (nei paesi anglosassoni) è nota la festa cristiana del 2 febbraio, denominata "Presentazione del Signore al tempio".
Ma è evidente che la nuova religione non ha potuto modificare il significato autentico della festa, un significato che è profondamente incarnato nella Natura e nello spirito umano. (cfr "Feste Pagane", Roberto Fattore, Macro Edizioni).
A proposito di tale sovrapposizione (non unica tra tutte quelle fatte dalla Chiesa per screditare e cancellare riti pagani ben più antichi della religione cristiana) è curioso notare che, mentre il detto più noto in merito alla Candelora recita così:
Quando vien la Candelora

da l'inverno sémo fóra,

ma se piove o tira vénto,

ne l'inverno semo drénto

in altre parti del mondo (ma anche nello stesso territorio italiano, come si può leggere qui) il detto è del tutto rovesciato, tant'è che, sia nella tradizione di Candlemas (da cui la Festa della Marmotta è probabilmente derivata), dove, come recita un antico poema scozzese:
As the light grows longer (quando il giorno si allunga)
The cold grows stronger (ed il freddo si fa più intenso)
If Candlemas be fair and bright (se a Candlemas il cielo sarà bello e limpido)
Winter will have another flight (l'inverno farà un altro giro)
If Candlemas be cloud and snow (se a Candlemas il cielo sarà con nuvole e neve)
Winter will be gone and not come again (l'inverno sarà finito e non tornerà di nuovo)


sia in quella, resa famosa anche dal film "Ricomincio da capo", il cui titolo originale è, appunto, "Groundhog day" (cioè, letteralmente, "Giorno della Marmotta"):
If Candlemas Day is bright and clear,
(se Candlemas è una giornata luminosa e tersa)
here'll be two winters in the year (ci saranno due inverni in un anno)
si dice esattamente il contrario.












Per la cronaca, il buon Phil, la marmotta di Punxsutawney, oggi ha previsto altre sei settimane di inverno e queste sono le sue parole:
"If you want to know next, (se vuoi sapere come andrà)
you must read my text (devi leggere le mie parole)
As the sky shines bright above me, (e siccome il sole splende sopra di me)
my shadow I see beside me. (vedo la mia ombra affianco a me)
So six more weeks of winter it will be." (quindi ci saranno altre sei settimane d'inverno).
[evviva... :-( ]

Approfondimenti: http://it.wikipedia.org/wiki/Imbolc
http://www.reportonline.it/2010020140729/cultura/storia-della-festa-di-candelora-2-febbraio.html
http://ilsalottodellastrega.myblog.it/tag/candelora
http://www.ilcapoluogo.com/e107_plugins/content/content.php?content.23176
http://www.ilcerchiodellaluna.it/central_calend_imbolc.htm
http://it.wikipedia.org/wiki/Giorno_della_Marmotta
http://www.groundhog.org/
http://www.punxsutawney.com/