domenica 26 maggio 2013

Argento e nuvole



Ogni nuvola ha un profilo argentato.
Ossia: ogni brutta situazione contiene un aspetto positivo. Questo proverbio si usa (N.d.B.: in inglese) come incoraggiamento a chi è sopraffatto dalle difficoltà e non riesce a vedere nulla di positivo per il futuro.
L’origine del detto deriva da un’opera di John Milton “Comus: A Mask Presented at Ludlow Castle” del 1634.

I see ye visibly, and now believe
That he, the Supreme Good, to whom all things ill
Are but as slavish officers of vengeance,
Would send a glistering guardian, if need were
To keep my life and honour unassailed.
Was I deceived, or did a sable cloud
Turn forth her silver lining on the night?
I did not err; there does a sable cloud
Turn forth her silver lining on the night,
And casts a gleam over this tufted grove.”

Da allora in poi “Nuvole” e “profili argentati” furono termini usati spesso in letteratura, solitamente citando Milton e riferendosi frequentemente ad essi come “le nuvole di Milton”. Ma non si sentirà parlare della popolare forma proverbiale “Ogni nuvola ha un profilo argentato” prima dell’arrivo dell’edificante linguaggio dell’Inghilterra vittoriana. La prima occasione in cui venne espresso inequivocabilmente tale concetto arrivò nel 1840, nel “The Dublin Magazine, Volume I” nella recensione del romanzo “Marian; or, a Young Maid's Fortunes” di Mrs S.Hall, pubblicato nel 1840:
Come dice Katty Macane, “c’è un profilo argentato in ogni nuvola che navighi per il cielo, se solo riusciamo a vederlo”.

“C’è una profilo argentato per ogni nuvola” era la forma che il proverbio aveva assunto durante l’era vittoriana.
La forma attuale “Ogni nuvola ha un profilo argentato” apparve nel 1849 in un’altra recensione letteraria.
In “The New monthly belle assemblée, Volume 31” venne inclusa quella che fu fatta passare per una citazione del libro di Mrs S.Hall, ma che, in effetti, non appariva in “Marian”, dove invece si riportava il testo originale di Milton.